Tappa 3 – Rogliano

Dopo le prime due tappe, Borghi in Movimento si avvia verso il terzo evento con una formula evoluta frutto del confronto con quanti –tanti!- hanno partecipato ai primi incontri.

Abbiamo deciso di mettere insieme alcune parti delle tre fasi previste (di studio, di lavoro e di proposta politica) per cogliere, con il supporto delle best practice, le sfumature e le azioni concrete, dal basso e politiche, che si possono mettere in campo per avviare processi di rigenerazione nei nostri borghi.

Emerge forte il desiderio di tracciare una serie di “linee guida” che facciano comprendere in che modo è possibile creare opportunità di impresa, lavoro e rinascita culturale. Per delineare un “sistema” virtuoso fatto di relazioni positive tra operatori culturali, economici e istituzionali, di strumenti concreti per progettare percorsi e rintracciare correttamente le risorse in grado di dare sostenibilità alla fase di start-up, è necessario ricreare nelle tappe di Borghi in Movimento il “sistema circolare virtuoso” che vorremmo la politica promuovesse per rendere la rigenerazione degli stessi non un fatto che dipende dai bandi pubblici, ma un percorso strutturato in diversi passaggi. Ovvero formazione, progettazione, condivisione, finanziamento, valutazione dell’impatto e scalabilità nel tempo. In questo sistema il finanziamento è solo una delle fasi, non quella principale, che genera la spinta a fare qualcosa di concreto.

La mancanza di “vision” nella politica non è altro che il riflesso della mancanza di “vision” nella comunità che genera quel tipo di politica e noi, proprio su questa, vogliamo lavorare senza alcuna sosta.

Così, per rispondere alla nostra idea sul processo di rigenerazione dei borghi, la fase politica deve trovare spazio all’interno della fase di analisi, mentre il laboratorio di storytelling si deve necessariamente calare nel racconto delle buone pratiche per far emergere i punti di forza e le strategie migliori di rilancio culturale, sociale e imprenditoriale dei nostri territori. Nel pomeriggio invece focus centrato sul fundraising come processo virtuoso per costruire insieme competenze, know how e, quindi, capacity building nelle comunità dei borghi.

 

PROGRAMMA

FASE DI STUDIO/LAVORO [9:30 – 12:30]

Residenze nomadi, agricoltura sostenibile e autoproduzione

Le best practice si raccontano e confrontano attraverso il laboratorio di identità culturale e storytelling – coordina i lavori Stefania Emmanuele. Partecipano e intervengono:

  • Transluoghi – Residenze nomadi nei paesaggi culturali del Cilento, Liviano Mariella e Rosa Lo Monte – Morigerati (SA);
  • Il Fagiolo bianco di Frattura – Resistenza locale in un contesto post sismico – Anna Rizzo archeo-antropologa – Frattura – fraz. del comune di Scanno (AQ);
  • Il Querceto – Laboratorio di sperimentazione agricola dalla terra all’uomo – Tazio Recchia – Marsicovetere (PZ);
  • Terre di Perré – Autoproduzione e semi antichi – Associazione culturale “I Sognatori” – Giuseppe De Luca – Torre di Ruggero (CZ).

 

FASE DI PROPOSTA [12:30 – 13:30]

Ribaltiamo la politica-round table con le best practice

PAUSA PRANZO [13:30 – 14:30]

FASE DI LAVORO [14:45 – 17:30]

Laboratorio di fundraising

Strategie e strumenti per finanziare le iniziative dal basso (crowdfunding – corporate funding – fondazioni e finanziamenti pubblici – Valeria Romanelli e Antonio Oliverio di Associazione Sud fundraising)

Parte informativa/formativa

  • Cos’ è il fundraising
  • Le condizioni del fundraising per i beni comuni: identità sociale, reti sociali e comunità, valore aggiunto, governance allargata,
  • Rassegna di tecniche del fundraising con presentazione di casi

Fundraising Lab – strategie e strumenti per il fundraising, laboratorio di sperimentazione pratica: partendo da casi concreti posti dai partecipanti si tenterà di applicare i principi del fundraising con un particolare riferimento ai progetti di valorizzazione dei beni culturali immateriali di un borgo e dei suoi abitanti.

 

In palio per il gruppo che avrà saputo convincere meglio il pubblico con la propria strategia di fundraising:

  • uno sconto ad uno dei corsi della Scuola di fundraising di Roma per le persone del gruppo, da utilizzare entro il 2018;
  • una consulenza via skype (di max 30 min) con uno dei consulenti di Sudfundraising.

 

RELATORI

Valeria Romanelli

Sono consulente e formatore senior di fundraising. Particolarmente impegnata nel settore culturale e nel fundraising per la cultura e la valorizzazione del patrimonio culturale. Ho lavorato su questi temi con l’AIES Associazione Italiana Esperti Scientifici per i beni culturali; con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli; con Palazzo Spinelli – Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze e con il MIBACT all’interno di un progetto della Scuola di Roma Fund-raising.it
Sono stata amministratore comunale del comune di Novi Velia (SA) e questo impegno mi ha avvicinata al tema della sostenibilità economica puntando l’attenzione verso il welfare di comunità e lo sviluppo di programmi di contrasto allo spopolamento delle aree interne del Sud Italia.
Ho sperimentato il fundraising di comunità affiancando per due anni la Fondazione della Comunità Salernitana Onlus. Sono cofondatore della APS Sud Fundraising.

 

Antonio Francesco Oliverio

Laureato in Discipline Economiche e Sociali, un master in Manager del settore No profit e un certificato in “Fund Raising Management”. Dal 2006 lavora nel terzo settore come volontario di più associazioni; dal 2007 opera presso una cooperativa sociale di Crotone occupandosi di comunicazione e fundraising. Dal 2010 collabora con varie realtà del terzo settore calabrese come progettista e fundraiser. Presidente e cofondatore dell’associazione di promozione sociale For Calabria e socio cofondatore dell’associazione di promozione sociale Sud Fundraising.

 

Stefania Emmanuele (coordinatrice progetto)

Sociologa, giornalista e agente di sviluppo locale si occupa della valorizzazione di borghi e aree interne. Vive e lavora a Civita, villaggio italo-albanese alle porte del Pollino dove promuove la fruizione del territorio in chiave ecosostenibile e responsabile. Svolge attività di consulenza e di comunicazione integrata per la realizzazione di alberghi diffusi e progetti di sviluppo per la rigenerazione di borghi e aree interne. E’ project manager di BorgoSlow che ha lo scopo di creare una community di buone pratiche per un modello di vivibilità dei borghi.

Data

Set 01 2018
Expired!

Ora

09:00 - 17:30

Luogo

Rogliano
Museo di Arte Sacra “San Giuseppe”