Tappa 4 – Cosenza
La quarta tappa di Borghi in Movimento chiude il primo ciclo di confronti tra esperienze regionali e nazionali su alcuni dei temi che, direttamente o indirettamente, possono riguardare i processi di rigenerazione e rivitalizzazione dei nostri borghi. Una parola, quest’ultima, che abbiamo rivisitato e reinterpretato provando a riscoprire anche il concetto di “paese” nelle sue bellezze e sfumature, persino di solitudine. L’ultima tappa approda ad un tema ampio e visionario che parte da quesiti complessi eppure attuali: possono i nostri centri storici ospitare nuove forme di impresa legate alla valorizzazione della cultura e possono diventare spazi a cielo aperto dove creatività e innovazione si contaminano con tradizione e storia generando nuove opportunità economiche, ma anche di riscatto sociale?
Il dibattito pubblico ha bisogno di essere stimolato verso visioni alte, magari anche utopistiche ma solo così avremo una politica in grado di sognare e di andare oltre il breve periodo, una politica che sappia dialogare con chi il futuro lo costruisce ogni giorno e sappia trasformare quelle visioni in atti concreti di rinascita sociale ed economica.
La tappa di Cosenza di Borghi in Movimento è uno slancio verso il futuro che non vogliamo sia troppo lontano, per questo ci confronteremo con grandi realtà che quel futuro non solo lo hanno immaginato ma con determinazione ne sono diventati protagonisti. Ci sono nuove forme per viaggiare e nuovi stili di vita che iniziano a rappresentare una domanda di servizi e di luoghi da “visitare e vivere”, l’economia della condivisione (sharing economy) ha aperto un nuovo fronte per le comunità, grandi e piccole, grazie all’impulso che internet ha dato al modo di comunicare e condividere servizi, esperienze e competenze. Le nuove tecnologie sono strumenti per ripensare la fruizione dei beni culturali e in alcuni casi anche per salvaguardare ciò che resta, la cultura che si nutre di creatività e innovazione può rigenerare il modo di fare impresa dando nuovo slancio e impulso in tutti i settori. Pensiamo a cosa oggi è diventato il Giffoni Film Festival aprendo la strada ad un hub che convoglia giovani talenti verso aziende e startup, pensiamo al fenomeno del nomadismo digitale e ai nuovi modelli di business basati sulla condivisione di esperienze come i coworking e i coliving, fino ad approdare ad esperimenti di “incubazione” artistica all’interno delle aziende per innovare processi e prodotti acquisendo maggiore competitività sul mercato.
Tanti progetti e fenomeni che in qualche modo possono rappresentare spunti per nuovi scenari, nuove economie all’interno di centri storici spesso decadenti e spopolati. Il cuore antico, e ferito, delle nostre città ha spesso bisogno di recuperare dignità attraverso il ripristino dei servizi essenziali, ma solo lo slancio verso nuovi orizzonti può animare un recupero serio e duraturo della vita riportandola alla normalità.
PROGRAMMA
Ore 9:00, accoglienza e registrazione dei partecipanti
FASE DI STUDIO/PROPOSTA [9:30 – 13:00]
Cultura di impresa e rivoluzione digitale per valorizzare i beni comuni.
Confronto e analisi tra best practice – coordina Anna Laura Orrico, Portavoce M5S Camera dei Deputat. Partecipano e intervengono:
- Claudio Gubitosi, ideatore e direttore del Giffoni Film Festival: fare la rivoluzione con la cultura è possibile?
- Luca Tesauro, CEO Giffoni Innovation Hub: La rivoluzione delle startup per rilanciare i giovani talenti
- Raffaele Vitulli, facilitatore progetti di innovazione sociale Matera Hub: Arte e creatività per contribuire all’innovazione delle aziende
- Alberto Mattei, fondatore progetto Nomadi Digitali: Nuove professioni, nuove comunità “digitali” che si incontrano
- Roberta Caruso, CEO Home for Creativity: Nuove imprese per nuovi stili di vita, dall’albergo al coliving
Dialogo con la politica – interviene Laura Ferrara, Portavoce M5S Parlamento Europeo.
PAUSA PRANZO [13:15 – 14:30]
FASE DI LAVORO [14:45 – 17:30]
Laboratorio di fundraising
Il fundraising di comunità: nuovi scenari per la sostenibilità del welfare e dei beni comuni – Massimo Coen Cagli, Direttore Scientifico della Scuola di Roma Fund-raising.it, Presidente dell’Ass. Sud Fundraising, vice presidente di Assif – Ass. Italiana fundraiser e Antonio Francesco Oliverio, Presidente e cofondatore dell’associazione di promozione sociale For Calabria e socio cofondatore dell’associazione di promozione sociale Sud Fundraising.
Modulo fundraising (durata 1h, 30’):
Parte informativa/formativa
- Il significato sociale e politico del fundraising: lo strumento principale di una economia di comunità e della sussidiarietà
- Le condizioni del fundraising per i beni comuni: identità sociale, reti sociali e comunità, valore aggiunto, governance allargata
- Rassegna di tecniche di raccolta fondi attraverso la presentazione di casi di fundraising per i beni comuni
- Le politiche di sviluppo del fundraising, ovvero: non si possono fare le nozze con i fichi secchi. Come investire risorse umane ed economiche per il fundraising. Il caso Art raising e Biblio-raising
Parte laboratoriale
Partendo dal punto di vista dei partecipanti si tenterà di delineare una azione per lo sviluppo del fundraising da inserire nelle politiche di sviluppo delle imprese culturali e creative, oggetto dell’itinerario Borghi in MoVimento.
RELATORI
Si occupa di fundraising da 35 anni pur avendo studiato tutt’altro. Ha iniziato per caso e non ha più mollato un’attività di cui dice di esserne “innamorato perdutamente” Con una visione però: Il fundraising è tutt’altro che un insieme di “trucchi” per raccogliere soldi. Le donazioni non sono beneficenza ma investimenti sociali e il fundraising è la strategia per rendere sostenibili le cause sociali. Con queste premesse fornisce consulenza e formazione al fundraising per organizzazioni non profit, istituzioni culturali e sociali, occupandosi anche di progettare politiche pubbliche per lo sviluppo qualitativo e quantitativo del fundraising nel nostro paese. Fondatore e direttore scientifico della Scuola di Roma Fund-Raising.it, presidente della Associazione Sud Fundraising e vice presidente naz.le dell’ASSIF – Ass. Fundraiser Italiani.
Laureato in Discipline Economiche e Sociali, un master in Manager del settore No profit e un certificato in “Fund Raising Management”. Dal 2006 lavora nel terzo settore come volontario di più associazioni; dal 2007 opera presso una cooperativa sociale di Crotone occupandosi di comunicazione e fundraising. Dal 2010 collabora con varie realtà del terzo settore calabrese come progettista e fundraiser. Presidente e cofondatore dell’associazione di promozione sociale For Calabria e socio cofondatore dell’associazione di promozione sociale Sud Fundraising.
Stefania Emmanuele (coordinatrice progetto)
Sociologa, giornalista e agente di sviluppo locale si occupa della valorizzazione di borghi e aree interne. Vive e lavora a Civita, villaggio italo-albanese alle porte del Pollino dove promuove la fruizione del territorio in chiave ecosostenibile e responsabile. Svolge attività di consulenza e di comunicazione integrata per la realizzazione di alberghi diffusi e progetti di sviluppo per la rigenerazione di borghi e aree interne. E’ project manager di BorgoSlow che ha lo scopo di creare una community di buone pratiche per un modello di vivibilità dei borghi.