Autonomia differenziata

Autonomia differenziata

L’autonomia differenziata non è altro che una secessione “mascherata”, immaginata e realizzata da chi per decenni ha usato il sud del Paese come un nemico immaginario costruendoci sopra campagne elettorali e pregiudizi. E’ frutto, infatti, del disegno di legge Calderoli, ministro leghista del governo Meloni.

Una misura iniqua ed ingiusta che penalizzerà il meridione e tutte le zone marginali del Paese basata su un principio prettamente economico: le aree e le regioni più ricche del paese avranno più disponibilità economiche quelle più povere di meno, perché la distribuzione delle risorse non dipenderà più esclusivamente dal principio, costituzionalmente garantito, di sussidiarietà ma dalla spesa storica dei territori.

Come Movimento 5 stelle riteniamo che il percorso intrapreso dal governo Meloni, con la forzatura di una riforma così complessa e così poco condivisa esautorando il Parlamento di tutte le sue prerogative, possa condurre verso gravi condizioni di svantaggio non solo per il sud quanto minare la coesione di tutto il Paese. 

Per queste ragioni abbiamo intrapreso una battaglia nelle aule del Parlamento e siamo scesi nelle piazze e per le strade delle nostre città. 

In Calabria abbiamo visitato tutte le province, grazie anche alla presenza di testimonial d’eccezione come il già presidente della Camera dei deputati Roberto Fico o il Capogruppo M5S alla Camera dei deputati Francesco Silvestri, ed incontrato cittadini, associazioni, sindacati, forze produttive e amministratori. Siamo stati fra i promotori del corteo di protesta contro l’Autonomia differenziata che ha animato le vie di Cosenza. 

Non un passo indietro nella difesa dei diritti del sud.